martedì 22 agosto 2023

Fotovoltaico al 110% e ritiro dedicato in 10 domande e risposte

Fotovoltaico e soldi: binomio indissolubile

La detrazione fiscale al 110% ha consentito la realizzazione, negli anni dal 2020 in poi, di un gran numero di impianti fotovoltaici soggetti alla "convenzione di Ritiro Dedicato" o RID per la valorizzazione economica della energia elettrica immessa in rete.

Sono però molti i proprietari di tali impianti che ancora non hanno chiaro il meccanismo di funzionamento del RID o che, comunque, hanno dubbi su alcuni aspetti particolari.

Se anche tu rientri tra questi mettiti comodo e procedi nella lettura di questo articolo dove, attraverso le domande più comuni che mi sono state poste, cercherò di chiarire questo tema.

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Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica che viene istantaneamente consumata dai carichi elettrici dell'abitazione. Se, in un dato momento, la potenza prodotta dall'impianto supera quella assorbita si ha una immissione di energia nella rete elettica. Questa energia viene pagata al proprietario dell'impianto (detto Soggetto Responsabile).

Esistono 2 meccanismi per la valorizzazione della energia elettrica immessa in rete: lo Scambio Sul Posto ed il Ritiro Dedicato. Per gli impianti che ususfruiscono della detrazione fiscale al 110% si applica solo il RID.

Vediamo di seguito come funziona attraverso 10 domande e risposte:

1) La convenzione RID è obbligatoria per chi ha usufruito della detrazione fiscale al 110?

Si, il Decreto Rilancio, convertito con modificazione dalla legge n. 77/2020, prevede che gli impianti fotovoltaici che accedono al superbonus 110% sono tenuti a cedere l'energia elettrica non autoconsumata al GSE alle condizioni del Ritiro Dedicato.

2) Chi paga l'energia immessa in rete?

Sento molti cittadini affermare che l'energia elettrica è pagata dall'Enel o dal loro fornitore di energia. Non è così! L'energia è remunerata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che è una società del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Alla fine quindi l'energia la paga lo Stato!

3) Come viene pagato il RID?

Il pagamento dell'energia elettrica immessa in rete viene effettuato mediante bonifico su conto corrente. L'IBAN del conto corrente è stato comunicato al GSE da chi ha redatto la pratica di allaccio alla rete dell'impianto fotovoltaico.

4) E' possibile modificare il conto corrente su cui avviene il pagamento del RID?

Si, la modifica si effettua attraverso il portale del GSE. A tal proposito segnalo che l'utilizzo del portale del GSE è di fondamentale importanza per il possessore di un impianto fotovoltaico connesso alla rete! Al portale si accede facilmente mediante l'uso del proprio SPID o CIE.

5) A quale prezzo viene pagata l'energia con il RID?

Non esiste un prezzo fisso dell'energia perché esso dipende dal prezzo medio mensile e dalla zona di mercato. E' proprio come se il proprietario di un impianto fotovoltaico sia un imprenditore che vende al mercato il proprio prodotto: l'energia. Se in quel momento costa di più allora guadagna di più. Il GSE pubblica il prezzo dell'energia per ogni mese e per zona di mercato. A titolo di esempio per il Sud Italia e per il mese di Giugno il prezzo è stato di 10,46 c€ per l'energia immessa in fascia F1 (dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì), di 9,625 c€ in fascia F2 (solo il sabato ed altre ore del giorno in cui però il fotovoltaico produce poco o nulla) e di 7,773 c€ per quella immessa in fascia F3 (in pratica la domenica ed i giorni festivi). Facciamo un esempio: in una bella giornata di sole del sud il mio impianto produce 30 kWh. Di questi ne consumo (ho l'aria condizionata accesa!) 18. Quindi immetto in rete 12 kWh. E' lunedì, quindi l'energia mi viene pagata a 10,46 c€/kWh per un totale di circa 1,25 €. Faccio notare che l'energia la pago a circa 25 c€/kWh e quindi ho risparmiato nel frattempo anche 18 kWh x 25 c€/kWh = 4,5 €. Insomma quel lunedì ho guadagnato quasi 6 €. Non male!

6) Cosa è il prezzo minimo garantito per il RID?

A volte si legge di prezzo minimo garantito. Si tratta di un prezzo appunto minimo che viene garantito per ogni kWh acquistato dal GSE. Per l'anno 2023 è stato fissato in 4,4 c€/kWh. In pratica i pagamenti vengono effettuati sempre a questo prezzo. Nel caso precedente 12 kWh x 4,4 c€/kWh = 0,528 €. Ovviamente è poi previsto un conguaglio annuale per tenere conto di eventuali differenze positive come in questo caso. Ritengo che, dati i costi cresenti dell'energia, difficlmente si potrà scendere in un prossimo futuro a prezzi inferiori a questi. Comunque si tratta di un "salvagente" specie per chi realizza impianti molto più grandi di quelli domestici a solo scopo di vendita. Non dimentichiamo infatti che per le abitazioni il guadagno maggiore è nell'autoconsumo (da cui le batterie, da valutere ovviamente).

7) Ogni quanto viene effettuato il pagamento del RID?

 Il GSE procede all'erogazione del corrispettivo di vendita dell'energia elettrica immessa in rete su base mensile. Il corrispettivo relativo all'energia immessa in rete nel mese “n" viene pubblicato entro il giorno 25 del mese “n+1" unitamente alla proposta di fattura corrispondente da compilarsi a cura del produttore. Quest'ultimo punto, riportato sul sito del GSE, si applica solo per i titolari di partita iva e per i possessori di impianti fotovoltaici con potenza superiore a 20 kW. Quindi il corrispettivo per l'energia immessa in rete, ad esempio nel mese di maggio, sarà pubblicato sul sito del GSE entro il 25 del mese di giugno.

8) I proventi da vendita di energia con il RID sono tassati?

Si, anche per i privati. In pratica, in caso di ritiro dedicato, tutte le somme incassate costituiscono redditi derivanti da attività commerciali esercitate non abitualmente ("redditi diversi" di cui all'art. 67 comma 1 lettera i del TUIR) da riportare nella propria dichiarazione dei redditi. La tassazione a cui saranno sottoposti tali redditi sarà quella complessiva risultante dal proprio IRPEF. A tal proposito faccio notare che la stessa sorte capita per chi usufruisce dello Scambio Sul Posto ma solo per la parte relativa alla "Liquidazione delle eccedenze".

9) Come si conoscono gli importi da riportare in dichiarazione dei redditi per chi usufruisce del Ritiro Dedicato?

E' possibile conoscere con esattezza gli importi da riportare scaricando dal portale del GSE la dichiarazione delle competenze relative all'anno precedente.

10) Chi ha il RID deve pagare qualcosa al GSE per i servizi?

Si, per l'attività prestata dal GSE il proprietario di un impianto fotovoltaico, con potenza nominale superiore a 3 kW, deve riconoscere al GSE una cifra annua che dipende dalla potenza dell'impianto. Si tratta di una cifra comunque molto contenuta (per un impianto da 6 kW circa 4,2 €) che viene normalmente trattenuta da uno dei pagamenti.


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